martedì 10 giugno 2008

Esecuzioni live - Elisa

Dopo il post del Maestro Tomberli vi diamo la "buonanotte" lasciandovi con il video di una giovanissima Elisa che canta "A little over zero" accompagnandosi al piano.
Vi faccio notare tre cose, la prima è che durante il brevissimo bridge l'accompagnamento consiste "solo" in due note che "battono" i quarti.
Ebbene, queste due note, suonate contemporaneamente, sono un mi e un mi bemolle! Quanto di più dissonante e "non convenzionale" ci possa essere, segno di come la nostra musica e il nostro orecchio si siano evoluti.

La seconda, alla quale ormai molti di voi saranno abituati, è la frase iniziale del pianoforte, che resta invariata per quasi tutto il pezzo, nonostante ovviamente gli accordi cambino. Proprio per questo, note che sono "tecnicamente" sempre uguali, restituiscono sensazioni e sonorità ogni volta diverse, creando un accompagnamento che non risulta monotono.

L'ultima cosa che vi faccio notare è come la nostra musica sia fatta di tantissime cose, tantissimi aspetti e "talenti" e non solo di "tecnica pura", per cui anche una "non-pianista" come Elisa riesce a coinvolgere ed emozionare con un'esecuzione solo apparentemente semplice.
Una semplicità di fronte alla quale molti "pianisti" storcono il naso, ma che Walter e Maurizio da sempre cercano di farci apprezzare. "Non conta quante note si suonano, ma come", come ripete sempre Walter.

Il modo di usare la voce, la capacità di gestire le dinamiche in funzione del pezzo, il non voler "riempire" di note tutta la canzone (fate caso alla ritmica base!), l'interpretazione.. a tutte queste cose e a tante altre bisogna mirare, e la tecnica deve essere un mezzo per poter gestire tutto questo con tranquillità, NON IL NOSTRO FINE.


Buon ascolto,
Giulia


1 commento:

Maurizio ha detto...

Grande Giulia e bravissima Elisa, è molto vero, non conta quante note si suonano, ma come queste sono suonate. Come a detto Walter all’ultimo seminario, noi, più che pianisti, siamo musicisti, che si esprimono con il pianoforte. Maurizio Fabbrini.